C’è un effetto che ha fatto la storia del rock e Strymon ha deciso di fargli un tributo con l’Ultraviolet, l’ultimo arrivato nel catalogo.
Dopo il successo del test sul Cloudburst (che potete vedere qui), Luca Colombo lo ha testato per noi spiegandoci la storia di questo effetto storico.
UltraViolet è una ricreazione iper-accurata del classico suono Univibe che ha avuto inizio con l’originale Shin Ei Univibe® alla fine degli anni ’60, ma va ben oltre quelle unità originali in termini di flessibilità. Sono state catturate infatti tutte le interdipendenze dei componenti critici dell’originale fino alla più piccola sfumatura, ma è anche stata portata innovazione aggiungendo una nuova modalità Blend alle impostazioni originali di Chorus (50/50) e Vibrato (100% wet), per ottenere un mix 70/30 di dry e wet per un effetto più sottile. Sono state anche aggiunte tre diverse impostazioni di Bias, che consentono di modificare radicalmente l’intensità del suono vibrato in base alle esigenze della musica.
L’Ultraviolet ricrea meticolosamente le caratteristiche inconfondibili dei classici circuiti di vibrazione ottica, offrendo un sapore unico di modulazione che infonde vita al vostro modo di suonare. Immergetevi nel suono degli anni ’60 psichedelici con I/O stereo completi e funzionalità MIDI complete.
Nel video Luca ha provato l’Ultraviolet in accoppiata con la ZEMAITIS MFG-AC-22 BK e il Prime P2
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